Portfolio nudo e crudo

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Ho disegnato questo murale nella Caxa, chi ci ha vissuto la chiama così (perché Miguel il proprietario, un hippy di 65 anni, che vive con noi, non pronuncia la “S”). Questa è la casa dove ho vissuto per 3 anni a Granada, uno dei posti nel mondo a cui sono più affezionato. Ho cambiato molte volte stanza nel tempo e durante il secondo anno capitai in questa dove c’era questo grosso armadio a muro tutto bianco. Lo guardavo e riguardavo e dato che in questa casa la libertà di espressione è la regola di base, mi misi al lavoro e improvvisai questo disegno come regalo a Miguel che nel corso degli anni mi aveva già lasciato disegnare su altre pareti della Caxa e quindi permesso di esprimermi e sperimentare.

Ci misi circa una settimana e alla fine feci questa sorpresa a Miguel che voleva vederlo solo una volta finito. Come ho già detto non era la prima volta che disegnavo un murale all’interno della Caxa ma di sicuro fu una di quelle che mi riuscì meglio. È stato proprio dopo questo murale che ho deciso di dedicarmi totalmente al muralismo e alla street art. Miguel e gli altri abitanti della Caxa mi hanno spinto e motivato moltissimo nel prendere questa decisione e per questo non smetterò mai di ringraziarli. Il murale in sè rappresenta una folla infinita di anime o potenziali personalità che attendono il loro turno per reincarnarsi e nel frattempo festeggiano in una dimensione alternativa. Infatti, il disegno rappresenta una spirale che converge in una figura di geometria sacra chiamata Dodecaedro Pentagonale, associata all’elemento Etere, ossia il vuoto, il non percepibile. Si vede come i personaggi mostrino differenti tipi di atteggiamento: chi rappresenta la rabbia, chi la follia, chi la gioia, la paura, la superbia, ecc. I personaggi interagiscono tra loro come un vecchio affresco. La risposta al perché sono tutti biachi e pelati è molto semplice. Il senso è che la rappresentazione fisica più vicina al “non creato” sono gli spermatozoi, potenziali esistenze non ancora nate e da questo il titolo, nudo e crudo. Questo anche perché la notte prima di iniziare il murale feci un sogno dove danzavo e facevo festa insieme ai miei spermatozoi e l’immagine mi colpì molto che scelsi di rappresentarla in grande.

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Foto del progetto

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